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  • 4B Balducci

ALLA RICERCA DEL CUORE SPERDUTO

Testo scritto e interpretato dalla classe 4B- Balducci

Anno scolastico 2022-2023


Presentazione Samanta: Benvenuti cari genitori a questo saluto di fine anno organizzato dalla classe 4B! Lo spettacolo che vedrete è il frutto del nostro lavoro: abbiamo scritto una storia mettendo insieme le nostre idee, ci siamo ispirati alle varie tipologie di testo che abbiamo affrontato quest’anno: il testo fantasy, il testo descrittivo, il testo regolativo e tanti altri tipi di testo. Abbiamo anche inserito ciò che c’ha più affascinato di geografia e di storia. Alla fine ognuno di noi ha scelto il ruolo che desiderava interpretare. Quindi, signore e signori, ecco a voi:


ALLA RICERCA DEL CUORE SPERDUTO


N. 1 Carlotta: (musica) Era una giornata grigia e la classe era arresa, quel giorno la maestra non poteva proprio portarli fuori perché una pioggerellina fitta fitta impediva l’uscita. Agli alunni era concesso solo di stare in classe a fare ricreazione ma quel giorno era successo un altro evento catastrofico, dal soffitto c’era una perdita, purtroppo pioveva proprio negli ordinatissimi e impeccabili quaderni di Genoveffa e Francesco.

Genoveffa-Sara: “Ho perso le giornate ad eseguire delle meravigliose cornicette, su ogni singolo foglio del mio quaderno. È tutto rovinato!”

Francesco-Filippo: “Volevo leggere le mie poesie in rima a tutta la classe. Come farò adesso!”

N. 1 Carlotta: Il pianto dei due bambini era inconsolabile, allora la maestra concesse ciò che mai era accaduto. Infatti disse:

Maestra-Edoardo: “Oggi cara Genoveffa e caro Francesco voi e i vostri compagni potrete fare ricreazione nel corridoio d’emergenza, ma ricordatevi di stare attenti a non inciampare perché c’è un tappetone per terra, non portate niente con voi, le custodi le tengono sempre quella zona della scuola chiusa a chiave”.

N. 2 Matteo: I bambini entusiasti esultarono di gioia. Arrivati nel corridoio cominciarono a rotolarsi nel morbidissimo tappeto. Ma all’improvviso, nella calca festante dei bambini, si sentì un urlo squarciare l’aria del corridoio da Alberta, la zoologa della classe:

Alberta -Erika: “Fermi tutti, non vi muovete, immobili! È una specie rarissima di aracnide tigrato Ma come avete fatto a non accorgervi!!!! Vedete come si sta muovendo repentinamente!”.

Isabella Samanta e Malak: “Aiutoooooo! Doveeeee!! Che schifoooo!!!”.

Alberta-Erika: “State ferme, è una specie in via di estinzione! Devo riuscire a catturalo senza fargli male! Poi lo porterò nel mio laboratorio per studiarlo con attenzione. Farò un figurone con questa scoperta! Sarà un successo!”.

N.3 Mohammed: Tutti i compagni si coinvolsero ad aiutare Alberta nel tentare di recuperare tale rarità ma il rapidissimo ragno continuava a infilarsi in tutti i pertugi fino a quando sparì sotto il tappetone. Gli alunni, allora, lo sollevarono in tutta fretta per non farsi sfuggire il reperto scientifico e svelando una cosa sconosciuta a tutti gli alunni.

Alberta- Erika: “Una botolaaa??! Sicuramente sarà uscito da lì e sarà rientrato, forza ragazzi aprite subito quella botola!”

Isabella Samanta e Malak: “Ma come facciamo??? C’è un lucchetto vecchio e rugginoso, è impossibile!!!”

Eva - Sofia: “Ci penso io, con la forcina riesco sempre ad aprire tutto. Anche il lucchetto con cui la nonna chiude l’armadio dove tiene tutti i cioccolatini non ha segreti per me...lo chiudo e lo riapro come e quando voglio!”.

N.4 Gabriele: E la furba scassinatrice Eva riuscì ad aprire la botola dalla quale uscì un cumulo di polvere che annebbiò tutto il corridoio.

Maestra-Tognaccini: “Cos’è questa polvere, forza torniamo in classe che sicuramente rischiamo un’allergia!”.

N.5 Isabella: Gli alunni, obbedientissimi, si misero in fila e come soldatini tornarono al loro posto riprendendo le loro attività didattiche regolari. Erano sorprendentemente diligenti, e la maestra era stupita.

Maestra- Edoardo: “Wow, vi faccio i complimenti siete diligentissimi, mi state veramente sorprendendo...in effetti però, siete un po’ palliducci. Non è che siete allergici veramente alla polvere? Paola non ti sentirai mica male, dai andiamo a misurarci la febbre...ma...sei molliccia, anzi elastica...ma che ti è successo? Ahhhhhh! Ma Paola non sei più tu sei di gomma pane!!! E anche tu… anche tu!”

N. 6 Giada: La maestra svenne stramazzando al suolo. Accorse tutto il personale della scuola compresa la preside, e purtroppo scoprirono che in realtà gli alunni della classe 4b erano letteralmente scomparsi e davanti alla maestra svenuta si trovavano solamente la sagoma degli alunni fatta di gommapane che al minimo tocco si deformavano diventando una pappetta.

La preside- Simone: “Questo evento è imperdonabile, desidero una spiegazione, gentile maestra. Ragionevole e all’istante!”.

Maestra- Edoardo: “Ma io, ma io non so darle nessuna spiegazione...erano tutti qui, c’era la solita Alberta fissata con gli animali che cercava di catturare un ragno tigrato, hanno sollevato il tappeto, sollevando un polverone e da lì cadde un silenzio tombale. I bambini mi seguivano ed obbedivano stranamente a tutte le mie indicazioni. Poi, credendo che Paola si sentisse male l’ho toccata e …”.

N. 7 Filippo: Il racconto della maestra venne interrotto dallo svenimento della maestra stessa e della preside. Nel frattempo, mentre all’interno della scuola si consumavano queste scene drammatiche, c’era un altro mondo in grande fermento…il mondo di Gommalandia!

N. 8 Aurora: Infatti i bambini, non erano più a scuola, ma si ritrovarono in un luogo sconosciuto. Era un mondo grigio dove tutto era statico, e seppur i paesaggi intorno fossero meravigliosi, incontaminati, c’era un clima inquietante che portava tanta tristezza.

Andrea-Emiliano: “Dove siamo ragazzi, mi sento un po’ stordito, questo posto è veramente splendido, ma un po’ inquietante, così grigio!”

Elia - Lorenzo: “A me terrorizza, mi fa raggelare lo stomaco”.

Beatrice-Lara: “Ragazzi guardate, siamo circondati…è un esercito, un esercito armato. Scappiamo!!!!”

(entrano guardie Vincent, Filippo e Gabriele)

N. 8 Aurora: I bambini tentarono la fuga ma invano, vennero catturati e legati da dei feroci soldati armati che non proferivano parola, grigi come il paesaggio che li circondava. I bambini, tremanti di paura, vennero divisi in due gruppi. Nel caos generale, Paola notò una cosa e riuscì a sussurrarla all’orecchio di Francesca, che si trovava nell’altro gruppo.

Paola- Camila: “Francesca, non siamo tutti, mancano Eva, Giuditta, Beatrice, Andrea ed Elia. Sono riusciti a scappare e questi rammoliti di soldati non se ne sono accorti. Non disperate coraggio, sono i nostri amici non ci lasceranno a lungo nelle grinfie di questi solda…”.

N. 9 Serena: Non fece in tempo a finire la frase che arrivò il Re di questo regno con i suoi scagnozzi.

(entrano guardie Vincent, Filippo e Gabriele)

Re Dragon: “Benvenuti cari bambini, spero vi sia gradita questa festosa accoglienza!!! La mia astuzia non conosce eguali. È bastato imbambolarvi con il mio ragnetto preferito e, come prevedevo, siete cascati nella mia trappola. Finalmente siete miei e vi modellerò secondo le regole del mio regno, il regno di Gommapane, così che la gloria del Male trionferà. Sterminerò ogni azione di bene e di amore nel paese, estirperò ogni affetto e generosità presente in ogni angolo della terra così che saranno liberi solo coloro che operano il male!”.

N.10 Samanta: Ebbene sì. I bambini erano stati rapiti dal Capo Dragon dell’esercito di gommapane. Il terribile monarca era diventato il re del regno di Felicity dopo aver assassinato, il vecchio sovrano Leonardo, un re buono e saggio che i sudditi amavano (entra Gaia Re Leonardo con cuore in mano)

N.11 Emiliano: In principio il regno di Felicity era un regno splendido pieno di natura incontaminata, colori e di serenità. Il terribile Dragon e la sua perfida moglie non sopportavano questa gioia e questa felicità. Con un astuto tranello uccisero il re Leonardo e si impossessarono del suo regno. I due regnanti misero in atto il loro piano quello di distruggere l’amore: eliminarono i colori, la serenità e la dolcezza da tutto il regno di Felicity trasformandolo nel regno di Gommapane. Un ambiente freddo e inospitale, dove regnava divisione e scoraggiamento; gli abitanti in un esercito malleabile, che non aveva nessuna volontà ed eseguiva solo i suoi ordini richiesti. Ma il piano più diabolico era quello del Furto del cuore Imperiatoriale, infatti il re fece estrarre a ciascuno dei suoi sudditi il cuore, rendendoli come dei burattini insensibili, freddi senza emozioni.

Re Dragon: “Venite bambini, prima di portarvi nel mio laboratorio Abissum vi presenterò la mia amata Regina così che la possiate venerare anche voi”.

N.12 Siria: E i piccoli incatenati furono portati al cospetto della perfida regina, nel castello di Gommapane, la moglie del re Dragon, la Regina Splendicente. (musica)

Splendicente era una donna perfida, sempre insoddisfatta di tutto e di tutti. Si comportava come un’ape regina guardando tutti con occhi altezzosi. Il suo impegno principale era la cura del suo aspetto fisico.

(entrano le ancelle Camila, Aurora e Malak)

Aveva delle ancelle che tutti i giorni, per numerose ore, erano costrette a pettinarla, truccarla e profumarla, anche se il risultato non era sempre dei migliori.

(entrano guardie Vincent, Filippo e Gabriele)

La mattina si svegliava e sembrava che avesse un nido in testa. Comandava sempre tutti e se non obbedivano si trasformava nella regina dei cuori e urlava, ordinando alle guardie:

Splendicent- Carlotta: “Tagliategli la testa!”.

Guardie: “Ai suoi ordini mia sovrana!”

N.13 Sofia: Il marito, il re Dragon, di fronte a lei, da perfido ingannatore, diventava un cucciolino impaurito. Quando tornava alla sera le domandava:

Re Dragon: “Come stai oggi dolce amore mio?”

N.14 Sofia: E lei rispondeva:

Splendicent Carlotta: “Come sempre, male! Ora vattene, mi fai caldo, vattene!”. Guardia cambia quella lampada ha una luce che mi invecchia! Poi mi fa afa!

Guardie: “Ai suoi ordini mia sovrana!”

N.14 Sofia: Quando il re Dragon si avvicinava a lei per darle un bacio lei lo mandava via in malomodo e con la sua delicatezza spesso lo buttava per terra…e anche quel giorno.

Re Dragon: “Cara ti ho portato altri adepti, dei bambini, dalle carnuzze tenere come piacciono a te!”

Splendicente: “Come piacciono a me? I bambini con quelle loro vocine mi fanno, mi fanno… salire la pressione! Falli subito operare nel laboratorio Abissum, è troppo forte il loro palpito del cuore e la loro voglia di stare insieme, troppo amore tutto insieme, mi fa troppo caldo! E poi distribuiscili nelle coste del mio regno e nella cima della più alta montagna così che stiano lontano da me, mi devo mettere il vestitino di seta,…lo sai non sopporto questa afa!”.

N. 15 Lara: Re Dragon e il suo esercito eseguirono, per filo e per segno tutto ciò che la regina Splendicente aveva ordinato. I bambini subirono prima l’asportazione del cuore e poi, a quel punto divenuti insensibili, furono condotti: un gruppo in una spiaggia isolata e un altro gruppo sulla cima della montagna.

N. 16 Edoardo: Nel frattempo i 5 alunni che erano sfuggiti alla cattura dei soldati erano riusciti, con molta scaltrezza, a seguire tutto quello che era successo ai loro compagni. La mitica Eva, con la sua magica forcina, era riuscita a aprire il portone/fortezza del castello così da vedere la perfida regina dare i suoi ordini.

Giuditta Siria: “No i nostri compagni, che fine faranno ora senza i loro cuori generosi. I loro cuori sequestrati non palpiteranno tutti insieme ad un solo ritmo. Come faremo adesso?”

(Canzone)

Mio cuore,

tu stai soffrendo,

Cosa posso fare per te.

Ti hanno

sequestrato

Per te pace no, no, non c'è.

Al mondo,


Se rido e se piango,

Solo tu dividi con me

Ogni lacrima,

Ogni palpito,

Ogni mistero con te.


Sto vivendo senza te

I miei primi tormenti,

Le mie prime difficoltà,

Da quando

Ti hanno rapito

Per me, per me più pace non c'è.


Io gli voglio bene, sai

Sai, c’è un mondo di male,

E tu batti lontano di me

Ad ogni piccolo,

Ad ogni tenero

Segnale di cuor.


Ogni giorno lo so

Sempre più

Sempre di più tu, tu

Tu soffrirai.

Oh mio povero cuor,

Oh mio povero cuor



Andrea Emiliano: “Ragazzi, dobbiamo aiutarli a ritrovare il loro cuore in qualche modo! C’è sempre una crepa in ogni piano, per quanto diabolico sia!”

Eva- Sofia: “Sì proviamo ad andare verso la cima della montagna, una parte dei nostri amici è stata condotta là!”

Beatrice Lara: “Su iniziamo a salire, qui la salita è molto ripida!”

Elia Lorenzo: “Coraggio, non abbattiamoci. Dobbiamo mettercela tutta e dare la vita per i nostri amici. Figuriamoci se possiamo abbatterci per una piccola difficoltà!”

N. 17 Malak: Il cammino per i ragazzi fu lungo e faticoso. Ad un certo punto, lungo il tragitto sfiniti, sedettero sotto un grande albero di castagno e si addormentarono. Ad un certo punto un lieve fruscio fece destare Beatrice.

Beatrice Lara: “Sveglia, c’è qualcuno dietro il cespuglio. Ho sentito dei passi! Sarà uno dei soldati”

N. 18 Gabriele: Ma da un cespuglio spuntò un piccolo, ricurvo vecchietto con un viso dolce e gentile che li guardò con grande tenerezza e disse:

Vecchio- Giada: “Cari bambini, non temete, sono un amico. Non ho nessuna intenzione di farvi del male. Voi non sapete che gioia è per me vedervi! Sono anni, anzi decenni, che vi aspetto. Sono Alfonso, ero il custode della vostra scuola, e fui rapito proprio come voi, risucchiato dalla botola insieme a mio nipote, che allora frequentava l’asilo nido. Ci rapirono insieme a tanti altri ma riuscimmo a sfuggire alla cattura. Quindi io e mio nipote siamo gli unici abitanti di questo regno a non aver subito il furto del cuore Imperiatoriale. Ma aspettate vi presento mio nipote Luca!

Nipote Luca: “Finalmente ragazzi, che bello conoscervi! Sono Luca, non sapete quante volte il nonno mi ha parlato di voi, cioè di un gruppo di bambini che ci aiuterà ad uscire dalla schiavitù del regno di Gommalandia. Io e il nonno abbiamo passato tutta la nostra vita nascondendoci, cercando di sfuggire alle grinfie del sovrano e dei suoi scagnozzi. Siamo stufi di vedere i soprusi e il male che disseminano questi regnanti. Ma ora tutto cambierà!”

Andrea- Emiliano: “E come potrà cambiare, a me sembra di non vedere via d’uscita!”.

Vecchio- Giada: “Cari bambini, tutto quello che vi è successo, sia a noi che a voi, non è un caso. Aspettate che vi racconto tutto fin da principio”.

N. 19 Samanta: Il vecchio custode iniziò a spiegare che un giorno, cercando di sfuggire dai temibili soldati, lungo il sentiero verso la valle che portava alla spiaggia, trovarono un cuore, inspiegabilmente vivo e palpitante, appoggiato su una grossa foglia di fico che continuava a battere con un palpito calmo e regale.

(entra Gaia Re Leonardo).

N 20 Sara: Il nonno intuì che era il cuore, ancora vivo, del re Leonardo che aveva compiuto l’ultimo gesto di generosità prima di morire, quello di strapparsi il cuore così che da quel cuore potesse ritornare la pace e l’amore. Il nonno raccontò che in sogno aveva avuto una premonizione. Una ragazzina generosa e coraggiosa sarebbe stata la prescelta che, una volta in possesso di questo cuore, avrebbe distrutto il regno del male e riportato l’amore e la pace nel regno.

Nipote Luca- Matteo: “Io non ricordo nulla, ero troppo piccolo. Il nonno crescendo mi raccontò tutto, ma non mi svelò mai dove avesse nascosto lo scrigno segreto dove è riposto il prezioso cuore del re Leonardo. Mi ha sempre detto che me lo avrebbe rivelato quando avrei conosciuto il prescelto. Io conosco ogni angolo di questo regno quindi potrò aiutarlo e scovare lo scrigno.

Vecchio- Giada: “Cari bambini, uno di voi è il prescelto, cioè l’unico in grado di sconfiggere il Male che sta dilagando”.

Eva- Sofia: “Uno di noi è il prescelto? Ma noi siamo solo bambini! Come è possibile?!”

Beatrice-Lara: “Se uno di noi è il prescelto noi saremo tutti uniti con lui per fargli da scudo nelle difficoltà che dovrà affrontare”.

N. 21 Isabella: I bambini ascoltarono sorpresi il vecchio. Il prescelto sarebbe stato colui che avrebbe affrontato e superato con coraggio le tre prove in unità con i suoi amici, senza mai abbandonarli.

Beatrice-Lara: “Coraggio, allora, non perdiamo tempo, la vita dei nostri amici è nelle nostre mani. Siamo pronti!”

Tutti: “Siii!”

N.22 Camila: Le tre prove consistevano nel volare sopra il Drago sorvolando il regno di Gommalandia, la seconda prova era attraversare il ponte della morte sospeso su un fiume di lava e la terza ed ultima prova era la più dura, sconfiggere il temibile gigante ciclope Golia che era il guardiano della grotta dove il nonno aveva nascosto lo scrigno del cuore del re. Le prove furono dure e i ragazzi uniti le affrontarono aiutandosi coraggiosamente. Alla fine, Giuditta fu l’unica che riuscì con l’astuzia a far cadere nel precipizio il ciclope Golia. Entrò nella grotta segreta alla ricerca dello scrigno, a quel punto il suo volto fu illuminato dalla luce emanata dallo scrigno nascosto in fondo alla grotta.

Beatrice-Lara: “Sei tu Giuditta, lo scrigno sta emanando luce ed ha illuminato il tuo volto, coraggio prendi lo scrigno ed estrai il cuore, solo allora potrai liberare tutto il regno”.

Giuditta: “Non ho avuto paura in tutti i pericoli che abbiamo affrontato perché sapevo di farlo per salvare i miei amici. Con onore estraggo da questo scrigno il fedele e generoso cuore del Re Leonardo. Grazie a questo cuore il male verrà sconfitto, i perfidi regnanti verranno annientati e lo spirito di amore e pace del buon Re Leonardo regnerà ancora!”. (musica)

N. 23 Filippo: D’improvviso, appena Giuditta ebbe toccato il cuore del re Leonardo venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta di tutto il regno. Subito si aprirono le catene che legavano i bambini dove erano imprigionati e i soldati vennero inghiottiti lungo gli abissi delle falde della terra che si erano aperte sotto i loro piedi.

Il re e la regina, terrorizzati dal terremoto e non capendo cosa stesse succedendo, fuggirono in mare con la loro maestosa imbarcazione che però venne inghiottita dallo tszunami creato dalle scosse di assestamento del terremoto.

Re e regina: “Aiuto!!! Fai qualcosa stiamo affogando!! Mi fai caldo anche qui! Aiuto!”

N. 24 Erika: Il regno di Gommalandia stava riprendendo i suoi colori, il sole stava riprendendo a splendere facendo sparire quel grigiore angosciante. I bambini che erano stati imprigionati si ritrovarono tutti insieme il gruppo della montagna e il gruppo mare nel fuggire dal terremoto si rincontrarono. Il loro cuore, avvicinandosi allo scrigno, era tornato al loro posto facendoli ritornare alla normalità.

Serena: “Ragazzi che gioia vedervi non avrei mai creduto di potervi riabbracciare!”.

Isabella: “Credevo di dover vedere per sempre la faccia di quella terribile strega di Splendicente!”

Aurora: “E’ grazie al coraggio dei nostri amici che finalmente il regno di Gommalandia è ritornato il regno di Felicity !

Alberta-Erika: “Ragazzi mi siete mancati, e anche se a volte faccio la comandina, vi voglio bene!”

Filippo: “Non importa se a volte ci comandi a bacchetta. Poi dall’altra parte è solo grazie a te se abbiamo scoperto la botola, quel mondo fantastico e il nostro legame anche dentro tutte le difficoltà!”.

Samanta: “Ma la nostra scuola e le nostre maestre?”

Sofia: “Non vi preoccupate riaprirò la botola con la mia forcina e tutto sarà risolto”

N. 25 Gaia: La maestra, la preside e tutto il personale scolastico erano rimasti svenuti lì, nel famoso corridoio della botola.

Lorenzo ed Emiliano: “Maestra, preside svegliatevi!”

Maestra-Edo: “Bambini…che bello rivedervi ho fatto un sogno talmente brutto!”

Preside-Simone: “Deve essere stato il troppo lavoro, non mi è mai successo di addormentarmi…anche io ho fatto un sogno bruttissimo maestra: bambini incatenati sulla cima frastagliata di una montagna , a cui hanno tolto un cuore…mah! Cose assurde. Ma sembrava talmente reale!”

Sara: “Cara preside, è stato solo un brutto sogno, non si deve preoccupare!”

Gaia: “Cara preside non si preoccupi, capita a tutti di avere giornate no. E in ogni caso noi saremo al suo fianco per aiutarla. Siamo una grande famiglia. Tutti per uno, uno per tutti!”

Aurora: “E’ proprio così! Non c'è montagna abbastanza alta, non c’è valle abbastanza profonda, non c’è fiume abbastanza selvaggio. Basta chiamare e noi correremo subito!”

(musica)

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